In
una società sempre più complessa, con mercati a somma zero e ancor peggio, in
recessione, dove le relazioni diventano sempre più liquide (Cit. Baumann), il singolo professionista,
fosse anche il più bravo e geniale di tutti, deve far fronte a difficoltà
crescenti alle quali può sperare di tener testa, solamente grazie all'azione collettiva di un team.
L’incremento
esponenziale delle variabili intervenienti sulla definizione degli scenari
economici, rende impossibile prevedere il futuro. Nessuno è più in grado di farlo e qualsiasi ipotesi sembra esser fatto
per essere sistematicamente contraddetta.
La
nostra capacità strategica si è ridotta moltissimo: un po’ come nelle
previsioni meteo dove dopo un certo numero di giorni risultano totalmente
inaffidabili.
Come sappiamo e avremo modo di vedere, la responsabilità del singolo è
quella di operare costantemente bene per dare il suo contributo alla
qualificazione della domanda.
Oltre
questo ruolo, però il singolo non può andare semplicemente perché da solo non è
in grado di affrontare la complessità della situazione.
È necessario
quindi che unisca le proprie forze a quelle degli altri: un team non è altro
quindi che un soggetto unico, in grado di operare più velocemente e con più
forza del singolo al fine di raggiungere l’obiettivo che si è dato.
Se vuoi andare veloce, vai da solo; se
vuoi andare lontano, vai insieme agli altri.
Questo proverbio africano ci invita alla
riflessione e ci ricorda come, in base agli obiettivi che ci diamo, possa
essere più o meno utile unire le nostre forze a quelle degli altri.
Il problema è che questo proverbio, così
come nella vita reale, non
ci dice chi sono questi “Altri” e quale dovrebbe essere il loro ruolo.
Cosa significa andare insieme? Stare
vicino, ma muoversi ognuno per conto proprio? Alle mie dipendenze? Come associazione
nella quale ognuno dee avere un proprio ruolo ben definito con compiti
assegnati?
Non ci dice nulla nemmeno su quale sia il
percorso migliore per arrivare dove vorremmo andare.
Nei prossimi articoli, proverò a dare una risposta a questi quesiti.
Per informazioni e contatti:
Alessandro Grilli
E-mail: alessandrogrilli@hotmail.com