Quanti di voi si trovano in difficoltà quando arriva il vostro turno di parlare in pubblico?
Sudori freddi, palpitazioni, fiato corto e confusione, tra
tanti altri possibili sintomi, appaiono non appena sentite pronunciare il
vostro nome o alzate lo sguardo e vedete decine e decine di occhi che vi
fissano ansiosi di sapere cosa avete da dire.
Per qualcuno anche una riunione di lavoro, magari con il
proprio responsabile oppure con un cliente, diventa motivo di stress.
Beh oggi con questo articolo inizierò una serie di post dal titolo "come parlare in pubblico con successo", che vi dovrebbero aiutare a superare questi momenti e ad uscire vittoriosi da
prove del genere.
Prima di tutto c’è da dire che la reazione che in forma più
o meno intensa tutti abbiamo, è assolutamente normale.
E’ qualcosa di ancestrale che non può essere cancellata,
semmai possiamo solamente imparare a controllarla e sfruttarne al meglio gli
aspetti positivi.
La colpa è della amigdala: una ghiandolina che sta nel bel
mezzo del nostro cervello e che ci scatena tutte quelle reazioni.
Grazie a lei il
nostro cervello, quando ci troviamo di fronte a tanti occhi che ci guardano o
anche solo di fronte ad una persona che conosciamo poco, ci avvisa di una
possibile minaccia.
Se fossero predatori intenzionati a fare di noi un bel
boccone?
Meglio essere preparati alla fuga.
In effetti tutte quelle reazioni molto simili a una forte
condizione di stress, sono i sintomi collaterali della preparazione che il nostro fisico sta avviando per una possibile corsa per la sopravvivenza.
Il cuore accelera i propri battiti per dare più sangue ai
nostri muscoli e il nostro cervello diventa estremamente sensibile a qualsiasi
stimolo.
Chiaramente questa scarica di adrenalina poco si concilia
con la necessità di parlare in modo pacato né con quella di essere pazienti e
ascoltare cosa ha da dire il nostro interlocutore.
Lo scopo di questi articoli sarà quindi quello di imparare a
gestire queste situazioni in modo tale da sfruttarne il potenziale senza
rischiare di rimanere in silenzio davanti ai nostri interlocutori.
Prima di tutto vorrei allora chiarire che l’espressione
comunemente usata di PARLARE IN PUBBLICO non è corretta.
Anche un pazzo che se ne va in giro parlando tra sé e sé tra le strade di un paese, parla in
pubblico, ma chiaramente non è quello che qui vogliamo intendere.
Forse sarebbe meglio allora usare l’espressione PARLARE A UN
PUBBLICO.
Una sola preposizione cambia di molto il senso di quello che
vorrei spiegarvi e che vorrei considerassimo tutti alla stessa maniera: con parlare in pubblico intendo quindi parlare in modo
persuasivo a una o più persone contemporaneamente.
Normalmente avrete incontrato nella vita due tipi di
comunicatori: il venditore di fumo e lo scienziato saccente.
Il primo è quello che armato di una grande parlantina e di
una indubbia velocità di pensiero, vi riempie di tante chiacchiere e argomenti
assolutamente convincenti, sotto i quali però non c’è nulla di concreto.
Tra gli agenti di commercio per indicare questa pratica si
usa, mio malgrado anche con un certo compiacimento, l’espressione “Fare cinema”.
Ma come diceva Pierre Corneille, “Dopo aver mentito, occorre
buona memoria!”.
In effetti questo tipo di comunicazione è utile solo ed
esclusivamente in un caso, ovvero quando non rivedrete mai più i vostri
interlocutori.
Ma come potete immaginare, non esiste vero successo basato su
una strategia di questo tipo.
All’estremo opposto c’è il sapiente scienziato che parte dal
presupposto che lui è l’unico che sa come stanno le cose e che è probabilmente
l’unico che può dire cose intelligenti tra tutti i presenti.
Parla lentamente,
usa parole anche molto difficili e non si preoccupa se i suoi interlocutori
danno chiari segni di insofferenza.
Il suo pensiero è: se quello che dico non è
comprensibile, la colpa è del mio interlocutore non mia.
Il problema vero è che oggi non basta più una targa di ottone
alla porta che riporti i vari titoli posseduti per far sì che automaticamente i
nostri interlocutori diano per buono quello che stiamo dicendo.
La capacità di saper comunicare bene è oggi un tema che
riguarda tutti e nessun professionista, di qualsiasi settore e livello, può più
esimersi dall'imparare come comunicare in maniera efficace.
E se lavorate nel green business, dovrete impegnarvi ancor
di più per imparare tutte le tecniche più importanti per persuadere i vostri
interlocutori e convincerli della bontà dei vostri argomenti: nel nostro
settore dove tecnologie sempre più innovative si intersecano con rivoluzioni
sociali e approcci ideologici, il rischio di non riuscire a farsi capire, è
davvero altissimo.
Nel prossimo articolo vedremo come un buon comunicatore,
deve preparare il proprio discorso per essere sicuro di aver successo.
Nel frattempo, come sempre, auguro buon lavoro a tutti!
Per info e contatti:
Alessandro Grilli
E-mail: alessandrogrilli@hotmail.com