domenica 23 agosto 2015

Cosa direbbe Einstein della rivoluzione Green?

Sto leggendo un libro molto bello che mi ha regalato mia moglie sul pensiero di Einstein. 

Mi chiedevo cosa direbbe lui se dovesse opinare sul cambiamento epocale che la nostra generazione deve affrontare se vuole salvare il mondo. 

Come ho avuto più volte modo di ripetere in altri articoli di questo blog, la sfida è grande e ogni strumento che possa aiutare sarà il benvenuto. 

Il mondo è in crisi: è in crisi il sistema produttivo, sono in crisi i valori legati alla società consumista e capitalista, è in crisi il il nostro pianeta.
Le persone sono sempre meno felici. Lo sanno quasi tutti. Ma alcuni cercano di ignorare la cosa e tirano dritto. 

La rivoluzione Green ha un compito epocale, di questa cosa ne sono sempre più convinto. 
E la sua più grande difficoltà è che lotta per prevenire problemi solo scarsamente percepiti. 
Fare la rivoluzione contro un governo oppressore forse è più comprensibile: diritti limitati, prigionia, violenza e morte sono fatti che sconvolgono direttamente e  subito la vita di ognuno. 
Sentire il bisogno di ribellarsi si manifesterà più facilmente. 

Ma nel caso della lotta per un mondo più sano , il nemico siamo noi. 
Einstein stesso diceva che non possiamo risolvere i problemi con lo stesso pensiero con il quale li abbiamo creati. 
E' come chiedere a un dittatore di fare la rivoluzione contro se stesso. 
Bel problema. 

Per come la vedo io allora, il Green Marketing deve essere uno strumento che favorisca la formazione delle persone che dovranno così essere preparate e critiche. 
Certo non può essere il solo strumento ed è necessario l'intervento di tutti: amministrazioni, cittadini, associazioni, imprese ecc. 

Non scoraggiamoci pensando a come raggiungere la perfezione. 
Piuttosto godiamo dei progressi anche piccoli che l'umanità tutta sta facendo pur nella consapevolezza che c'è ancora tantissimo da fare. 

Tornando a Einstein, lui sapeva cosa voleva dire credere in un progetto. 
Se andate a leggere la sua biografia vedrete che non sempre ha avuto vita facile. 
Eppure ha resistito. E' andato avanti e ha cambiato il mondo

Tra tutti i suoi pensieri, uno in particolare mi sembra azzeccato per aiutarci nei tempi che corrono. 
Ed è il seguente: 

Non pretendiamo che le cose cambino se agiamo sempre allo stesso modo. 
La crisi è la migliore benedizione che possa capitare alle persone e ai Paesi, perché la crisi porta con sé il progresso. 
La creatività nasce dall'angoscia, così come il sole nasce dalla notte oscura. 
Nei periodi di crisi si sviluppano l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. 
Chi supera la crisi, supera se stesso senza essere superato. 
Chi attribuisci alla crisi i suoi insuccessi e la sua povertà disprezza il suo talento e rispetta di più i problemi che le soluzioni. 
La crisi vera è la crisi dell'incompetenza. 
Il problema delle persone è la pigrizia nel trovare vie d'uscita e soluzioni. 
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita diventa routine, una lenta agonia. 
Sono le crisi che fanno affiorare il meglio da ognuno di noi, perché senza crisi "Il vento è una carezza". 
Parlare di una crisi significa promuoverla, non parlarne durante una crisi significa esaltare il conformismo. 
Invece di fare questo lavoriamo duramente. 
Mettiamo fine all'unica crisi che è davvero una minaccia per tutti: LA TRAGEDIA DI NON VOLER LOTTARE PER SUPERARLA. 

C'è molto da fare. Buon lavoro a tutti. 






Per informazioni e contatti: 
Alessandro Grilli 

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